LE TRAFFITTURE DEL CUORE

Note chirurgiche dal dispensario di Kariobangi.

C’è una ferita di prima intenzione:

si tratta con dei punti di sutura

allineati in giusta direzione

sotto lo sguardo attento di natura.

Poi ce ne è una che chiede più attenzione,

lasciata a vento e fuoco ed acqua e terra

che resta per mille e una stagione

delle stelle e del ciel sotto la serra.

Uccelli e desideri vi fan nido,

le talpe e i sogni la scavano da dentro,

di notte nel dolore manda un grido

e sangue vivo sgorga sempre al centro.

È aperta:

per gli uomini e le donne

e per i vecchi

per i bambini

senza l’attenzione

di un padre o di una madre,

per i ladri della notte di Langata

e gli assassini,

per le ragazze non costose

di Mathare, Kibera e Kariobangi,[1]

di poca o nulla reputazione.

Ha fattezze gloriose,

questa ferita,

ci viene da Gesù il Nazareno,

ci dona di non essere da meno,

fiorisce dedizione,

vive allo sguardo,

ha nome COMPASSIONE.


[1] Quartieri alla periferia di Nairobi.